L'untore e l'aroma
Potremmo confondere Loomenvery Whecore con una qualsiasi cittadina del mondo occidentale, dove le contraddizioni si celano nel piattume dei giorni. È qui, in un luogo come un altro, che Jack e Maxxie, due fratelli appena ritrasferitisi in città, incontreranno Alway, il fratello minore Christian e i suoi amici turbolenti, Danny e George. Nella brevità del racconto trova posto l’amore fra persone dello stesso sesso; le rare fonti di gioia paiono essere abbastanza, resistono alla leggerezza delle parole e alle “opinioni” che per abitudine trascuriamo: permettono che si affronti la vita. Sembrerebbe così, ma solo fino a quando a quelle “parole” non segue, e non è raro, il baratro di una tragedia. È lì che si arresta la corsa, è così che assaporiamo, senza mai aver appreso dagli “orrori”, l’amaro.
Michele Caputo, classe 1991, è nato ad Avellino e ha trascorso gran parte della sua infanzia in Irpinia. Attualmente lavora a Bergamo nel campo dell’educazione. Ama viaggiare e coltivare i propri interessi filosofici, letterari e artistici. "L'untore e l'aroma" è il suo primo romanzo.